I pavimenti con soluzioni in resina vengono scelti per tre ordini di motivi:
Questa è la magia delle superfici realizzabili con preparazioni a base di resina: un percorso tra le esigenze dell’ambiente di lavoro e le formule su misura.
A volte capitano progetti che richiedono tutte e tre le peculiarità di resina e derivati. Eccone uno.
Nel pieno centro di Faenza, provincia di Ravenna, siamo intervenuti nella ristrutturazione di un palazzo storico, con piano terra da adibire a laboratorio di alta pasticceria e annesso locale pubblico. Occorreva dare a tutte le superfici doti che rendessero impeccabile la frequente pulizia e sostenessero il rispetto delle norme HACCP.
In questi casi, un eccellente pavimento deve prima di tutto essere planare, una caratteristica che va conservata a lungo nel tempo, mettendola al riparo da fenomeni quali l’umidità e l’uso di apparecchiature pesanti. Con il massetto abbiamo corretto le imperfezioni del piano esistente e con la successiva posa dei “fondi umidi” abbiamo protetto le sue doti dall’umidità di risalita data dall’essere al piano terra del palazzo storico.
Preparato il fondo, è stato il momento della resina, formulata con le tinte cromatiche richieste per il laboratorio e posata senza soluzione di continuità tra tutte le superfici, orizzontali e verticali. Questo è possibile con gli angoli tondi, elementi di giuntura tra i piani che impediscono la sedimentazione di impurità batteriche negli interstizi e rendono agevole l’opera di pulizia e igienizzazione.
Nei laboratori dedicati alla produzione alimentare, siano artigianali o industriali, i pavimenti e i muri verticali richiedono generalmente caratteristiche antiolio, antipolvere e antiscivolo. Doti di resistenza che devono durare a lungo nel tempo, conservandosi sotto le costanti sollecitazioni dell’ambiente di lavoro.