Uno dei vantaggi dei pavimenti in resina è nella possibilità di realizzarli senza dover demolire, intervenendo a copertura di un piano preesistente. Un risparmio in termini di tempo e denaro che per durare nel tempo ha bisogno di precise tecniche realizzative.
Di recente siamo stati in un magazzino dove 7 anni fa abbiamo realizzato un pavimento in resina, intervenendo su un fondo in cemento. A distanza di tempo, si notano solo alcuni segni di usura lasciati dal transito di transpallet e carrelli elevatori: tracce inevitabili ma qui impercettibili. Questione di sete del cemento.
Affinché la resina aderisca alla perfezione con il piano di posa, con il cemento occorre una procedura preliminare capace di aprirne tutti i micro pori in cui poi far penetrare la resina. È in questo modo che si forma un corpo unico tra la nuova superficie calpestabile e il suo fondo di presa: un piano capace di durare a lungo nel tempo e di conservare tutte le sue caratteristiche di resistenza.
La procedura necessaria è il lavaggio per acidificazione che asseta il cemento e ne aumenta il potere di assorbimento. L’acidificante apre tutti i pori e prepara alla posa della resina che avviene dopo il ripristino del corretto Ph.
Solo dopo questi preparativi è possibile la posa della soluzione a base di resina, a questo punto capace di fissarsi al cemento sottostante e diventare un pavimento dalle più alte performance di integrità e resistenza all’uso. Tutto questo senza demolire e con la possibilità di aggiungere in un secondo momento altre funzionalità al pavimento: altre doti di resistenza, segnaletica orizzontale e compendi.
Non tutti seguono questa procedura e infatti non tutti i pavimenti durano ovunque perfetti nel corso degli anni.
Nel magazzino oggetto di questo approfondimento siamo intervenuti su cemento con Solidity-Epoxy, la nostra soluzione a base di resina in emulsione acquosa.
Il SOLIDITY-EPOXY è il prodotto Epoxytecnica ideale per magazzini ed utilizzabile nella gran parte delle aree produttive; nel settore alimentare, questo prodotto agisce anche in risposta alle norme dell’HACCP e del DLgs. 81 dell’Aprile 2008 per la sicurezza e salute del lavoratore.
Per il suo potere di penetrazione, il Solidity-Epoxy è usato in supporti porosi come il calcestruzzo industriale che viene a sua volta rinforzato. Quando comprende la sigillatura dei giunti, la lavorazione è in grado di evitare l’assorbimento di liquidi, prolungando la durata del pavimento nel tempo e con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Torniamo alle foto. Se garantiamo fino a 10 anni le nostri superfici è perché oltre a realizzare in prima persona le soluzioni a base di resina che andiamo a posare, interveniamo con la professionalità e la competenza di chi vanta 40 anni di attività.
L’acidificazione del cemento è una prassi ma è nelle tecniche realizzative che si marca la differenza e si raggiunge il concreto risparmio che la resina può assicurare alla tua area produttiva.
Sei interessato a questo risparmio? Contattaci, spiegaci il tuo progetto e troviamo insieme la soluzione giusta.