Sicurezza alimentare e superfici in resina

Edilizia e norme HACCP: i vantaggi della resina negli stabilimenti alimentari

Tutti inorridiscono nel ritrovarsi un capello nel piatto e basta anche molto meno per perdere l’appetito, tipo un’impurità nel panino o nel bicchiere di latte.

Questi sono gli esempi di maggior impatto emotivo di quello che può essere un ambiente di lavoro imperfetto per le lavorazioni alimentari.

In base a ogni tipo di produzione alimentare ci sono vari rischi di contaminazione che gli operatori devono evitare e le superfici in resina concorrono al loro obiettivo di igiene garantita. Una buona progettazione e realizzazione dell’ambiente di lavoro fa la differenza soprattutto in questi casi, dove oltre all’aspetto produttivo si devono contemplare le frequenti fasi di pulizia e sanificazione.

LATTE, BIANCO, INCONTAMINATO

Nei caseifici e nelle centrali del latte il rischio di contaminazione batterica è elevato, soprattutto nella fase di manipolazione degli alimenti. Le superfici devono quindi avere caratteristiche ben precise, definite dalle normative HACCP.
Nel settore alimentare e ancor di più in questo caso specifico, le soluzioni a base di resina si rivelano particolarmente proficue: in associazione agli angoli tondi e alla copertura sulle pareti, creano un tutt’uno con il pavimento, garantendo una superficie continua e omogenea, perfettamente lavabile e sanificabile.

ANALISI PREVENTIVA

Siamo intervenuti con questa logica in una latteria di un importante consorzio che presentava un pavimento in resina non più utilizzabile, con malte resinose in fase di stacco.
In questi casi è fondamentale un’analisi delle criticità della superficie: il trattamento in resina deve essere studiato preventivamente per essere conforme alla richiesta del cliente e alle prestazioni che il tipo di pavimento richiede.
Il rischio di un’analisi poco accurata è di non tenere conto in maniera adeguata del substrato e di riscontrare nel tempo le problematiche del supporto che riemergono in superficie.

Il nostro processo si avvale di tecnica, tecnologie e formulazioni resinose studiate e realizzate in Epoxytecnica, che possono essere personalizzate sulle specifiche esigenze del cliente.
Nel caso delle centrali del latte e dei caseifici, è necessario che le superfici vengano dotate di una buona resistenza chimica e rese impermeabili, facilmente lavabili, antiscivolo e decontaminabili.

LAVAGGIO AGGRESSIVO

Nelle aree di produzione dobbiamo tenere conto della costante presenza di liquidi (acqua, siero o soluzioni chimiche dovute a igienizzazione): il sistema di resina deve considerare i processi produttivi che ospiterà e le sostanze e sollecitazioni meccaniche con cui verrà in contatto anche in fase di pulizia e sanificazione.
Un’analisi delle condizioni e delle esigenze di lavoro porta alla preparazione della resina più performante e duratura in base allo scopo.

Per soddisfare le esigenze specifiche del consorzio caseario, abbiamo creato un pavimento senza fughe, con spessori variabili in base alla necessità. Abbiamo poi completato con angoli tondi e copertura alle pareti, creando una patina senza soluzione di continuità che preservasse la pavimentazione. 

Le soluzioni in resina sono vincenti sia per le caratteristiche di resistenza ed elasticità dei materiali, sia per la capacità di garantire soluzioni uniche altrimenti impossibili, come la totale assenza di vie di fuga e minime intercapedini dove possono insinuarsi polvere o liquidi.

AREE PRODUTTIVE E IMPIEGO RESINA: I VANTAGGI

  • Personalizzazione delle caratteristiche di resistenza per una piena risposta alle esigenze
  • Personalizzazione cromatica
  • Soluzioni su misura
  • Soluzioni durature e garantite nel tempo

Questo è quello che facciamo in Epoxytecnica insieme alla resina.

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